Alessandro, da appassionato, ha passato gran parte della vita a collezionare musica. Roma, Milano, Firenze, Bologna, Rimini, Londra, Manchester, Liverpool, Dublino, Cardiff, Copenaghen, New York, Los Angeles, San Francisco, Utrecht, Monaco, Berlino, Parigi, Madrid, Las Vegas e New Orleans sono solo alcune delle città dove ha cercato dischi in piccoli negozi specializzati, passando ore piegato su vaschette di vinili impolverati. Questa grande passione, dopo decenni di ascolti e studio di generi, mode e cultura musicale, lo ha portato a scrivere una serie di volumi pubblicati da Gremese Editore. Le fotografie che vedono ritratto Alessandro e la sua famiglia con il volto oscurato dalla copertina di un disco, sono l’altra faccia della sua passione per la musica. Diplomato in conservazione e restauro di opere arte, Alessandro, ha lavorato per anni nel campo dell’arte, mettendo mano su tele, tavole, marmi, stucchi e affreschi in varie zone d’Italia. È qui che probabilmente sviluppa l’occhio per l’estetica delle cose, per le immagini e dunque anche per la fotografia.
“Volevo dare un corpo ai volti dei dischi con cui ho passato tutta la mia vita, e per caso un giorno ho creato il mio primo fotomontaggio. Da quel primo imperfetto esemplare ho continuato a cercare di realizzare immagini che avessero una loro forza, e dopo molte ore di tentativi ho cominciato ad essere soddisfatto del risultato finale. Ora scatto fotografie già sapendo l’uso che ne farò, mentre altri scatti del mio archivio si sono prestati magistralmente allo scopo. Mi diletto in quest’attività dal 2007, ho esposto al pubblico e con grande sorpresa ho scoperto di altri che successivamente hanno fatto cose simili. La paternità dell’idea però vorrei darla alla grande fotografa Francesca Woodman che nel 1976 si ritrasse assieme a due amiche con il volto nascosto da una foto”.
Ogni “opera” ha un titolo che riprende il titolo di una canzone la quale a sua volta ha a che fare con lo scatto in questione. È tutto un po criptico, e in futuro allegherò una spiegazione su retro di ogni stampa così che non possiate perdervi il meglio!”
Questo è ciò che mi racconta Alessandro, buona visione.